Mc Culloch O-100-1

Assieme all’autogiro del com.te Vignoli, è giunto al GAVS Torino anche il relativo motore, in condizioni apparentemente buone e quindi passibile di un restauro funzionale. L’operazione è stata affidata agli specialisti per antonomasia di restauri motoristici, il duo Matteo Orioli e Luigi Casadei Baldelli di Forlì, già noto per aver messo in funzione un Fiat A.50 e, per il GAVS Torino, il CNA D-4s dell’FL.3. Secondo la prassi ormai consolidata, il motore è stato accuratamente smontato ed ispezionato in tutti i suoi componenti, generalmente in buone condizioni, rivelando raffinatezze meccaniche inusuali, specialmente se rapportate ad un motore dei primi anni ’50, quali i cilindri in lega leggera, fusi in blocco con la testata e con la canna cromata in spessore e provvista di una quantità di piccoli solchi elicoidali per trattenere meglio l’olio lubrificante. Per ultimo la forma della testata che sfrutta una forma di squish che si è vista sulle moto da corsa solo alla fine degli anni ’70! Accanto a queste meraviglie tecnologiche però, una brutta sorpresa: il cilindro n° 4 è risultato grippato!. E’seguita una ricerca disperata negli USA ed alla fine un cilindro utilizzabile è stato ritrovato. A questo punto è inutile dire che il motore è stato rimontato, messo a punto e che ha funzionato al meglio, esprimendo appieno tutte le sue capacità: a fronte di una cilindrata di 1.639 cc, sforna 74 hp ad appena 2.350 giri con un peso pronto all’uso di soli 37 kg!
Non male per un vecchietto di 65 anni fa!