Tutti questi simulatori sono stati recuperati dall’Archivio Scientifico Tecnologico dell’Università di Torino ASTUT e restaurati dal GAVS Torino.
Una statistica compilata al termine del primo conflitto mondiale rivelò che il 90% degli incidenti aerei andava ricondotto a mancanze fisiche del pilota, l’8% a difetti dei velivoli e il 2% al tiro nemico. Il metodo di selezione messo a punto da Herlitzka ridusse a percentuali minime il numero degli incidenti.
ERGOESTESIOGRAFI N.1 e N.2
SIMULATORE BLERIOT
Utilizzato dal fisiologo Amedeo Herlitzka per studi sulla percezione sensoriale e per la selezione del personale del battaglione aviatori di Venaria Reale.
Probabilmente costruito dalla societa Italiana Transaerea di Torino, che dal 1912 costruiva su licenza francese gli aeroplani Bleriot XI.
Estratto del decreto ministeriale n. 411 del 9 maggio 1922, relativo alla concessione di brevetti aeronautici.
Il soggetto, seduto nella carlinga ad occhi bendati, si appoggerà con il dorso allo schienale, toccherà il pavimento con i tacchi, mentre la pianta del piede poggerà sul timone di direzione; le braccia e gli avanbracci non toccheranno il bordo della carlinga, il soggetto deve restare immobile. La carlinga verrà spostata lentissimamente evitando per quanto possibile che il soggeto avverta i movimenti. Arrivati nella posizione voluta, il soggetto dovrà disporre verticalmente con la mano sola l’asta metallica unita al goniometro. Si noterà l’angolo formato dal filo a piombo e dall’asta sopraddetta.
Si ripete la prova sei volte per ogni posizione, alternando la direzione in cui si deve muovere l’asta. Le posizioni in esame sono: linea di volo (spostamento dell’ala da destra, da sinistra, dall’avanti e dall’indietro); 20° di inclinazione carlinga in avanti, indietro, a destra, a sinistra. Il soggetto seduto ad occhi bendati, come sopra, dopo essere stato inclinato nelle quattro posizioni descritte, è riportato nella posizione di partenza. Dovrà indicare quando si sente in linea di volo. Si noterà quale è l’inclinazione reale della carlinga in tale momento.
SIMULATORE A TELAIO BASCULANTE
Le prove con il simulatore “Bleriot” furono abbandonate poiché non rivelavano mai valori di errore tali da comportare l’inabilità al volo del candidato.
Si passò allora alla progettazione ed alla costruzione di un apparecchio più sofisticato nel quale i comandi erano più complessi, e soprattutto l’apparecchio poteva ruotare anche attorno all’asse verticale grazie ad una rotaia fissata al pavimento.
Utilizzo del simulatore presso il laboratorio dell’ istituto di Fisiologia umana di Torino durante la prima guerra mondiale.
SIMULATORE N.3
SIMULATORE N.4
L’accuratezza delle misure effettuate nei laboratori torinesi era affidata a strumentazioni sofisticate come il cronografo di Hipp, che permetteva di valutare i millesimi di secondo nel test dei tempi di reazione.
Tale test poteva essere eseguito a bordo del simulatore “Bleriot”, ma anche su un più semplice banco di prova costituito da un circuito elettrico collegato ad un cronografo (C); l’orologio misurava il tempo intercorso fra l’attivazione di un segnale luminoso (A) attivato dall’istruttore ed il conseguente movimento dell’allievo (B).
In sostanza l’istruttore comandava l’accensione di una delle quattro lampade (alto, basso, destra, sinistra) e l’allievo doveva immediatamente spostare l’impugnatura nella direzione indicata, permettendo cosi la misurazione del tempo di reazione.