SVA 9 Alenia

Gli S.V.A. erano una famiglia di biplani da ricognizione e bombardamento italiani, sviluppati nella seconda fase della prima guerra mondiale. Protagonisti di diverse imprese, come il volo su Vienna con Gabriele D’Annunzio nel 1918 od il raid Roma-Tokyo di Arturo Ferrarin e Guido Masiero nel 1920, ottennero un discreto successo nell’esportazione, e furono costruiti in circa 2000 esemplari.

Il progetto di questo biplano iniziò nel 1916 ad opera di Rodolfo Verduzio e Umberto Savoja, due dei pionieri dell’aeronautica italiana. Il nome del velivolo, S.V.A, era appunto un acronimo delle iniziali dei cognomi dei due progettisti e della ditta costruttrice: Savoia, Verduzio, Ansaldo.

Una volta definito il progetto, vennero scelti i cantieri Ansaldo di Genova per realizzare i primi prototipi. A seguito delle prove in volo, emerse che con i suoi 220 km/h l’aereo era nettamente più veloce rispetto ai principali caccia italiani, Hanriot HD.1 e SPAD S.VII, distaccandoli anche di 40 km/h. Era anche più veloce dei caccia austriaci , ma si rivelò poco maneggevole. Per questo motivo l’aereo venne adattato al ruolo di ricognitore e bombardiere leggero. Fra gli esemplari esportati negli Stati Uniti, l’esemplare sopravvissuto fino ad oggi venne acquistato nell’autunno 1988 da AERITALIA (ora ALENIA AERMACCHI) da Mr H.S. Fyfield che lo aveva ritrovato in un granaio a Peekskill, (New York) nel 1956, fu trasferito a Torino ai primi di febbraio 1989 con trasporto aereo. Negli anni successivi al suo ritrovamento il velivolo fu sottoposto a restauro da Reno Brenner della “Aviation Techniques Inc”, di Irwinna Pennsylvania, che ne consentì la certificazione di navigabilità dalla FAA. Il velivolo rimase poi inattivo fino al suo arrivo a Torino. Per il trasporto fu costruito negli S.U. un apposito container atto a contenerlo smontato, progettato per il trasporto aereo. Container che, opportunamente riprogettato e ricostruito dal GAVS Torino, lo contiene sempre pronto al trasporto. Appena arrivato a Torino il velivolo fu sottoposto dal personale Alenia ad un nuovo restauro. Il motore fu revisionato e vennero effettuate prove di rullaggio.

Oggi il velivolo è utilizzato per esposizione in occasione di eventi pubblici o aziendali ed il personale del GAVS Torino è incaricato del suo montaggio e successivo ricovero per future necessità.